Ciao Chiara , Come hai conosciuto Pepita?
Ho conosciuto Pepita nel 2015.
Ai tempi ero volontaria presso il canile della mia città, ed una sera di novembre arrivano in strutture due pitbull sequestrate, una di queste era Pepita. Ci siamo conosciute meglio durante le nostre passeggiate, fino al punto in cui abbiamo capito entrambe che eravamo destinate a fare parte una della vita dell’altra... e così è stato, a metà 2016 è iniziata la nostra vita insieme.
Hai sviluppato una amicizia forte con Lei?
Molto molto forte, è una compagna insostituibile, passiamo la maggior parte del tempo insieme condividendo praticamente tutto.
Non potrei immaginare la mia vita senza di lei.
Il carattere di Pepita in generale?
Pepita è un cane estremamente dolce con le persone che per lei sono di famiglia o amiche.
Allo stesso tempo abbastanza indifferente agli estranei ed a causa del suo passato nutre qualche timore verso determinate figure maschili.
È una piccola pagliaccetta, non c’è giorno in cui non riesca a strapparti una risata.
Con i suoi simili non ha problemi, riesce a relazionarcisi tranquillamente e con il passare del tempo noto che il suo lato costantemente giocoso sta lasciando spazio ad una maggiore maturità, è molto riflessiva ed in grado di affrontare correttamente le situazioni più disparate.
Sono molto orgogliosa di lei.
Come si comporta con altri cani?
In genere non ha nessun problema nei confronti degli altri cani, maschi o femmine che siano.
Se un tempo però si lasciava coinvolgere facilmente nel “casino” e nei giochi che le venivano proposti dagli altri, ora preferisce declinare l’invito gentilmente e proseguire per la sua strada.
Poi esistono sempre le eccezioni e se qualcuno le piace particolarmente allora lascia libero sfogo ai suoi giochi da Pit basati principalmente sulla fisicità.
C’è da dire che noi frequentiamo spessissimo posti molto ampi, tipo monti o spiagge e Pepita vive la maggior parte del suo tempo libera ed è in queste condizioni che incontra i suoi simili.
Non siamo da aree cani.
La Tua opinione in merito alla memoria di razza nei Pitbull?
Credo che la memoria di razza sia molto importante da tenere in considerazione, nel Pitbull come in tutte le altre razze.
Così come sono importanti le motivazioni, che ogni cane si porta dietro nel suo dna e forniscono a noi le indicazioni di cosa lui cerca nel mondo.
Ciò può consentirci di renderlo davvero felice.
Credo però anche che le esperienze di vita siano la parte fondamentale della crescita di un individuo, esperienze sane che aiutino il cane nella crescita verso una corretta direzione, aiutandolo a rafforzare i punti di forza e mitigare i punti deboli.
Basandoci sulle motivazioni possiamo andare ad accentuarne alcune nel modo corretto e cercare di ridurne altre.
Come nel caso del Pitbull, in cui la memoria di razza porta dietro purtroppo aspetti che al giorno d’oggi, se totalmente assecondati, renderebbero difficile la convivenza.
Ci vuole del lavoro e dell’impegno ma si possono ottenere grandissimi risultati.
Cosa consiglieresti a chi vuole prendere per la prima volta un Pitbull?
Consiglierei in primis di informarsi... tanto!
È un cane davvero meraviglioso, che messo però nelle mani sbagliate può diventare un’arma, anche solo per la sua forza e potenza.
Il canile della mia città è strapieno di Pitbull e simili, presi tutti per moda e poi diventati di difficile gestione causa ignoranza, nel vero senso del termine.
Il Pitbull è un cane molto energico, ha bisogno di tempo dedicato a lui nel corretto modo.
Ha bisogno del contatto umano, nonostante l’aspetto da duro è un cane che richiede spesso la vicinanza della sua persona.
Se, con i dovuti studi sia sul cane come specie animale (perché al giorno d’oggi pensiamo tutti di sapere chi è il cane ma basta prendere un libro in mano per rendersi conto che così non è!) che sulla razza nello specifico, ci si sente pronti ad affrontare il cammino con un Pitbull a fianco, vi posso assicurare che saprà regalarvi un’infinità di momenti felici ed una dolcezza che per i più è inaspettata.
Secondo Te Chiara, un Pitbull può essere acquistato/adottato senza necessità di un educatore esperto oppure può essere addestrato anche dal solo proprietario?
Domanda difficile. intanto ne approfitto per invitare chiunque a non acquistare cani dai cosiddetti “cagnari” che sfruttano questi poveri esseri per fare cucciolate su cucciolate vendendo i cuccioli a pochi spiccioli, speculando sulla vita dei genitori e dei cuccioli strappati alla mamma troppo troppo presto... ma questa è solo una parentesi.
Allora
Premetto che da circa un anno e mezzo ho intrapreso, con l’accompagnamento di Pepita, un corso da educatore cinofilo che devo dire mi ha davvero aperto un mondo e fatto capire quanto poco si sa e si conosce normalmente di questi meravigliosi animali.
Quindi il mio consiglio è di rivolgersi ad un educatore, in realtà sarebbe ideale farlo ancora prima dell’arrivo del cane in famiglia, semplicemente perché la figura dell’educatore aiuterà a mediare e creare una corretta relazione del binomio cane-proprietario.
Molto spesso le problematiche riscontrate nei propri cani da parte dei proprietari non derivano dal cane in sè ma da una non corretta gestione... risolta quella, risolto il problema.
Quindi si, sempre meglio mettersi nelle mani di una persona competente, scegliendola possibilmente con cura, e non affidarsi al “mio cugino ha detto che...”
Cosa risponderesti a chi dice che il Pitbull è un cane cattivo e con indole aggressiva?
Mi rifaccio un po’ ai discorsi di prima, è capitato anche a me di vedere Pitbull apparentemente aggressivi.
Il problema è cosa c’è dietro.
Un cane preso solo per essere sfoggiato come oggetto di moda, tenuto costantemente strettissimo al guinzaglio, senza la minima possibilità di esprimersi e di essere cane, abbandonato a se stesso quando non viene mostrato in giro, come può essere felice?
Ricordiamoci che dietro l’apparenza di aggressività si cela quasi sempre la paura in realtà.
Qualunque cane non vivrebbe bene quel tipo di vita/situazione/gestione.
Certo, vedere un Pitbull così fa molta più paura.
Ma torniamo a quanto detto più su, il Pitbull ha una storia che non si può ignorare ma ci si può certamente lavorare, lo si può rendere felice ed appagato nei giusti modi e riuscirà a trasparire così la meraviglia di cane che realmente è.
Quale voto daresti a questa razza da 1 a 10?
In base alla mia esperienza con Pepita e con altri Pitbull conosciuti in canile, con cui quindi ho potuto interagire di più rispetto a cani incontri per strada, assolutamente 10!
Secondo la tua esperienza un Pitbull può convivere pacificamente con altre razze diverse?
Faccio una piccola distinzione.
Probabilmente non consiglierei la convivenza di un Pitbull maschio con un altro cane maschio, diciamo che la situazione specifica sarebbe da affrontare con molta cautela.
Confermo tutto ciò che ho detto finora ma le cose vanno fatte con la testa e bisogna che tutti i membri della famiglia abbiano la possibilità di vivere in sicurezza.
Diverso è per le femmine.
Pepita ha una “sorella” che adora, una meticcia di taglia media arrivata in famiglia prima di lei.
Mai stati problemi tra loro due in 3 anni e mezzo .
Quali di queste qualità identifica meglio Pepita? Forza, Coraggio, Lealtà, Intelligenza, dolcezza.
Ne metto 4 a pari merito, e sono dolcezza, intelligenza, lealtà e forza.
Identificano tutte perfettamente Pepita
Un gradino sotto metto il coraggio, per il semplice fatto che il passato è difficile da dimenticare per tutti... in particolare modo se è stato doloroso.
Pepita purtroppo porta ancora dietro qualche strascico... ma ci stiamo lavorando.
Di fronte ad un pericolo che ti minaccia come si comporterebbe Pepita?
È capitato che lei percepisse pericolo qualcosa che in realtà non lo era, almeno credo e lei non ha esitato a mettersi davanti a me e spiegare a modo suo che quel comportamento non andava bene.
Parliamo di un incontro casuale avvenuto durante il giro serale con una persona un po’ su di giri.
Intervista del giorno 20/01/2020